Creta è un isola dai due volti, due aspetti differenti e contrapposti che riescono però a convivere anche vicini: quello estremamente turistico e festaiolo di alcune località della costa nord-est a quello riservato, tranquillo e tradizionale di tutti quei luoghi che invece hanno saputo conservare il volto più vero di quest’isola. Anche nell’ambiente vive una particolare dicotomia. Al mare Libico a sud o all’Egeo a nord, alle spiagge di sabbia o di ghiaia, alle coste frastagliate da mille baie, insenature e grotte (dove sempre più nascosta vive l’elusiva foca monaca), alla costa dai caratteristici forti odori della macchia mediterranea, il mirto, il lentisco ma anche essenze come l’origano, si contrappone il mondo a parte dell’interno, con le montagne (vere montagne, non solo colline che si affacciano sul mare) con lunghe catene e vette che arrivano ben oltre i 2000 metri, tanto che una decina di anni fa attraversai in compagnia di veri amici in tre giorni i Lefka Öri e poi lo Spilorisi con gli sci ai piedi (con circa due metri di neve sotto di noi...). Sono montagne di calcare che scendono repentine verso il mare, incise da profonde gole e che concludono il loro viaggio aprendosi come fiori che sbocciano in piccole baie. tanto che sull’isola, oltre a tutto quello che può essere connesso con il turismo marittimo e balneare, sono presenti ben tre distinte sezioni dell’EOS, il club alpino Greco.

GRECIA 2012 - CRETA

ALBERTO SCIAMPLICOTTI

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