SCIAMPLI.it FRA MONTI E VALLI COME FRA LE STRADE DELLA VITA

Questo sito NON fa uso di cookie a fini di profilazione.

Sono presenti invece cookie di terze parti per l’analisi della navigazione e l’integrazione con i social network.

Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.


BIO

TRAVEL

 
  1. -HARDWARE (prove e test di materiali in uso per le attività all’aria aperta)


Da qualche anno uso, come molti, uno smartwacht per monitorare e programmare i miei allenamenti e registrare i dati delle uscite outdoor fatte, siano camminate, escursioni, corse, gite di scialpinismo, di mountainbike o in kayak. E’ indubbio che usare un apparecchio elettronico che oltre all’altimetria dia informazioni sul battito cardiaco e sulla locazione sia estremamente utile funzionale. Di recente ho avuto modo di avere al polso per diverso tempo e di provarlo in molte delle attività sopra citate, un Apex Pro della ditta statunitense Coros. Questo modello è l’evoluzione del precedente Apex, da cui si differenzia principalmente per le dimensioni leggermente più grandi. Nonostante questo, la prima sensazione che colpisce prendendolo in mano e allacciandolo al polso è la leggerezza e l’ingombro ridotto. L’orologio pesa infatti solo 59 grammi, ben al di sotto dei concorrenti più diretti di altre marche. Anche lo spessore della cassa è inferiore alla concorrenza. Probabilmente è il risultato di scegliere di realizzare quest’elemento esterno con alluminio (la parte posteriore della cassa) titanio (la lunetta che protegge il display) e cristallo in vetro zaffiro a protezione del touch-screen LCD, materiali decisamente più robusti delle resine sintetiche. La cassa sul retro presenta l’innesto per la ricarica e i sensori per la rilevazione del battito cardiaco e della saturazione del sangue, quest’ultimo particolare molto utile quando si voglia usare l’orologio per monitorare, ad esempio, l’acclimatazione in quota. Il cinturino è in silicone anallergico, molto morbido e confortevole che non da fastidio anche indossandolo per molte ore durante attività fisica prolungata.

Intorno al corpo dell’orologio ci sono tre pulsanti di cui quello centrale, di dimensioni e fattura leggermente differente, è una corona mobile ruotando la quale è possibile far scorre i menù verso l’alto o verso il basso e accedere ai vari sottomenù. Il display touch-screen ha il solo scopo invece di far spostare i percorsi di navigazione sulle mappe e di far spostare verso destra o sinistra i grafici dei dati raccolti nel tempo (come il battito cardiaco, l’altitudine, le variazioni barometriche).

Devo dire che nonostante sia abituato a uno smartwacht con un display touch-screen che può sostituire praticamente ogni funzione comandata dalla corona, mi sono trovato subito a mio agio con questo sistema che si è rivelato ugualmente veloce all’uso.

Usandolo tutti i giorni e in attività sportive, la seconda cosa che ho notato è l’incredibile durata della batteria che con l’uso costante del GPS arriva fino a 40 ore, con un uso in modalità UltraMax (con riduzione delle scansioni di rilevazione ogni 60 secondi) fino a 100 ore e con un utilizzo standard (senza GPS ma solo come orologio da polso) arriva fino a 30 giorni. INCREDIBILE!

Questa e altre caratteristiche mi hanno portato a riflettere come dietro a questo progetto ci sia l’idea di creare un prodotto indirizzato alla fascia più tecnica e preparata degli atleti, più che alla massa potenziale degli utilizzatori. Ogni aspetto sembra infatti delineato e progettato per essere il più snello possibile e allo stesso tempo flessibile in una ricerca che punta all’efficienza estrema d’uso. Un aspetto che non può essere quindi disgiunto dalla facilità d’approccio per l’utilizzatore.

Il progetto Coros così alla fine non si propone come una scatola chiusa ma come qualcosa destinato a crescere secondo una linea che punta a valorizzare la funzionalità. In tal senso, durante la prova, sono arrivati due upgrade all’Apex Pro: il primo che riguarda la possibilità di caricare mappe e non solo percorsi definiti su altre piattaforme e la seconda (per ora solo in fase BETA ma dai primi del 2022 disponibile per tutti gli utilizzatori dei modelli Coros) di una piattaforma on-line da consultare tramite computer che va ad affiancarsi ed integrare l’App di gestione di questi smartwatch consultabile fino ad ora solo su telefono.

Riguardo la connettività e la sincronizzazione con altri dispositivi, come fasce HMR, sensori di cadenza e velocità e altro, l’Apex Pro – tramite Bluetooth e ANT+, si collega senza problemi con tutti gli accessori presenti sul mercato. Personalmente l’ho collegato solamente con una fascia toracica Garmin ma detto collegamento è stato più veloce e facile che con lo stessa e un orologio della stessa marca.

Anche il collegamento bluetooth con uno smartphone e veloce e facilissimo: le notifiche arrivavano persino prima che su un orologio già collegato in precedenza.

Per altre informazioni visitare il sito www.coros.com o sul sito dell’importatore italiano www.gravitydistribution.it

uno smartwatch dalle incredibili prestazioni

COROS APEX PRO