Sì forse la neve non era poi il massimo, vecchia, dura e crostosa. Solo in alcuni punti nel bosco, radure che si aprivano come sorprese nel fitto del bosco sottostante il versante nord del Monte Puzzillo, si trovava il manto ricoperto da un consistente strato di brina che rendeva le poche tirate curve entusiasmanti. Ma il vero succo della giornata, come sempre, non è stata la qualità del manto nevoso, ma le mille emozioni derivate dal vagabondare fra le montagne e del farlo in compagnia di un amico.

Monte Cornacchia Telemark Ski

ALBERTO SCIAMPLICOTTI

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