Domenica passata. Qualche ora a disposizione. La bella idea di un amico (il l'Osti Guerrazzi) e partiamo verso il gruppo del Velino. Neve poca. Inutile caricarsi sulla schiena il peso degli sci. Stupendo il bosco che da Fonte Lavena sale fino al colle fra il Morrone e il Ginepro. Un bosco di alto fusto che illuminato dalla luce radente della mattina racconta di incantesimi e magie. Arriviamo nel circo glaciale sotto il versante nord-ovest del Morrone e saliamo per un largo canale sui 40/45 gradi con l'uscita sui 50°. La neve è perfetta: un fondo duro e compatto con una leggera spolverata sopra dove i ramponi prendono che è una bellezza. La neve, sotto il centimetro di caduto la sera prima, è gialla della sabbia portata dai venti nella settimana passata. Qui ad avere gli sci sarebbe stato bello scendere. Usciti dal canale prendiamo la cresta verso sinistra e in pochi minuti arriviamo in vetta. Sarebbe bello continuare a seguire la cresta e scendere lungo il versante opposto. Invece ritorniamo indietro: L'Osti Guerrazzi, bloccato da un fastidioso mal di schiena, ci sta aspettando all'inizio del percorso, al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto.

MORRONE NORD-OVEST

ALBERTO SCIAMPLICOTTI

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