Salire. Scendere. Traversare. Non voler distinguere più il momento in cui hai le pelli sotto gli sci da quello in cui li lasci scivolare verso il basso. Cercare una dorsale, guadagnarne il culmine, lasciarsi portare dalla gravità verso un piccolo e diruto rifugio pastorale. Sgranocchiare qualche cosa e riprendere poi a salire, verso un nuovo culmine, verso un nuovo panorama, con in mente non tanto una meta definita, una discesa, una cima particolare, quanto l'andare per il solo gusto di andare, di vedere sempre nuova neve sotto gli sci, per la voglia di segnare una traccia sempre differente, sempre nuova. Vagabondare sui propri sci solo per il gusto di essere lì e poterlo fare.