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ALBERTO SCIAMPLICOTTI
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GIOCHI DI SCRITTURA E MONTAGNE

Ivo Ferrari


A PROPOSITO DI... CULO!!!

… da ben  quarantacinque minuti sono seduto su questa piccolissima cengia, immobile, completamente sudato!  Settecento metri di parete mi separano dal sentiero che ho percorso questa mattina, anche quello mi ha fatto sudare ..

Quarantasei minuti prima di sedermi su questa piccolissima sporgenza, un appiglio mi si è staccato all’improvviso, bello, grosso quanto la mia mano, all’apparenza forte e robusto, ha deciso di rompersi, di abbandonare il “suo” posto di sempre, un secondo, due secondi, un’eternità … ed io ho preso il volo con lui, giù sempre più veloce, pochi metri, cinque, sei e …. Lei, la bellissima e piccola cengia, che da maleducato che sono, non avevo nemmeno notato mentre spavaldo salivo verso l’alto, mi ha accolto con un gran rumore! Bang! E mi sono ritrovato con le gambe nel vuoto seduto su di essa, nessun danno esterno, un grosso taglio sul braccio e qualche sassolino sporco di sangue, ma niente di preoccupante, soltanto sudore, sudore a litri, freddo, freddissimo! Quel tipo di sudore che non puzza all’esterno ma che senti dentro, che si mischia con l’adrenalina, che produce paura, quella vera! Quella che ti fa scappare un po’ di pipì e ti lascia le mutande sporche, bagnate …. Se non ci fosse stata lei, la cengia, forse non avrei nemmeno sudato …..

Cinquantanove minuti dopo riprendo a salire, il braccio fasciato con un pezzo di maglietta, una di quelle che non porta scritto il nome dello sponsor, me l’ha comprata la mia Mamma al mercato, costa poco, ma fa il suo dovere e non ha doveri …..salgo lentamente, la spavalderia l’ho lasciata sulla cengia, magari passero un'altra volta a riprenderla, sicuramente non la lascerò lì per sempre, mi serve, forse già il prossimo fine settimana, non so!

Tornato a Valle sul sentiero mi mischio tra la gente, nascondo il mio braccio con la maglietta, una maglietta bella, semplice, senza storia ma ricca di emozioni ….. Oggi è andata come molte altre volte, forse con un po’ più di Culo! Mi giro, guardo la parete appena salita, sono contento, mi piace scalare da solo, mi piace ritornare a casa con qualche cicatrice in più, mi piace il Culo!!!!!.....   delle Donne, forse più delle tette!!!!

Che bella giornata, un altro volo da ricordare!!!!

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Ivo Ferrari ha già pubblicato altri racconti su queste pagine virtuali... di certo non si può dire che abbia un modo di salire le pareti e di scrivere conformista. E’ assolutamente una persona che segue la sua strada, con una idea estremamente precisa del modo, dello stile e dell’etica con cui farlo. Questo è il suo nuovo racconto che ha scelto di regalare per questi GIOCHI DI SCRITTURA E MONTAGNE. Una piccola chicca.

L’unica cosa che voglio aggiungere prima della lettura è: “Aver avuto un figlio così deve aver donato capelli bianchi prima del tempo.”